Benvenuti a Faenza! Stupenda città d’arte di origine etrusco-romana conosciuta in tutto il mondo per l’arte della ceramica.
Inizieremo il nostro itinerario, che propongo soprattutto alle famiglie, dalle piazze che costituiscono il cuore della città, una sede del potere amministrativo, l’altra invece del potere religioso. Entrambe le piazze hanno origini antiche, in teoria romane, ma di fatto si sono costituite in periodo medievale ed hanno assunto il loro volto attuale con una lunga serie di trasformazioni successive, tra cui le più importanti furono quelle rinascimentali e poi neoclassiche.
Visiteremo il palazzo del Comune (residenza della famiglia Manfredi, in Piazza del Popolo), con il grande salone al primo piano caratterizzato da soffitto a cassettoni lignei cinquecenteschi, originali, che fa da antiporto agli uffici comunali (salone delle Bandiere).
Nella adiacente Piazza della Libertà potremo curiosare il seicentesco portico degli Orefici che fronteggia la Cattedrale, una delle più insigni espressioni d’arte rinascimentale in Romagna del 1474 la quale presenta un’architettura brunelleschiana. Sapete quanti anni furono necessari per la sua edificazione? Ben 37 anni! Si conclusero infatti nel 1511 ma lasciando in parte incompiuto il paramento in marmo della facciata. L’interno a tre navate conserva numerose importanti sculture come le due arche di S.Terenzio e S.Emiliano di scuola toscana del Quattrocento e l’arca di S. Savinio attribuita a Benedetto da Maiano. Poco distante sorge la Torre dell’Orologio della prima metà del Seicento, ricostruita fedelmente dopo le distruzioni belliche del 1944 e che costituisce il vero simbolo della comunità.
Torniamo in piazza del Popolo, dove completeremo la visita con il lato di sinistra, dominato dal grande Palazzo del Podestà: antica residenza della magistratura comunale di origine medievale. Di particolare interesse sono i capitelli romanici nel sottostante androne (anticamente “dei beccai”) che immette nella Piazza della Libertà.
Tra le altre meraviglie storiche meritano senz’ altro una visita il Palazzo Milzetti sede del Museo del Neoclassicismo e considerato una delle più rilevanti espressioni architettoniche dell’età neoclassica italiana (1792-1805) ed il Teatro Masini.
Il Palazzo Milzetti rappresenta un museo nel museo poichè il contenitore è di importanza tale da eclissare qualsiasi contenuto. Il palazzo si trova in via Tonducci (dalla piazza verso sud-ovest, Rione Verde) episodio unico e perfettamente conservato a livello europeo. L’aspetto serioso degli esterni non lascia presagire il vero trionfo di leggerezza nascosto negli interni: l’architettura e gli apparati decorativi si sposano mirabilmente ad affreschi, ornati e stucchi, eseguiti da un’equipe faentina coordinata dal piemontese Felice Giani (1758-1823). Celeberrimi i saloni (tra cui quello delle Feste, a galleria) e i boudoirs, sempre decorati con raffinati affreschi di soggetto mitologico. Ma non vorremmo annoiare troppo i nostri piccoli, quindi se volete daremo solo uno sguardo dal di fuori!
Il Teatro Masini (visitabile solo su prenotazione, ma se siamo fortunati potremo trovarlo aperto) è uno dei più bei teatri italiani. Fu eretto fra il 1780 e il 1788 su disegno del Pistocchi, che si ispirò all’Olimpico di Vicenza per l’impianto “all’italiana” e per la scansione delle colonne sormontate da statue. Vi si accede dal Voltone della Molinella.
La Pinacoteca Comunale inoltre ospita un’ampia panoramica della produzione artistica faentina ed italiana dal XIII al XIX sec. con opere di Donatello, Marco Palmezzano Dosso Dossi e altri maestri.
E ora di corsa verso l’eccellenza di questa città: il M.I.C. ovvero il Museo Internazionale Ceramica. Fondato nel 1908 è ancora oggi uno dei più importanti al mondo. Conserva al suo interno la produzione della ceramica di Faenza, di tutte le regioni italiane e di numerosi Paesi, suddivise in due grandi collezioni: antica e moderna. La sezione più importante è quella dedicata alla ceramica faentina con capolavori risalenti all’epoca romana fino ai nostri giorni. Inoltre il museo ospita numerose opere in ceramica moderna realizzate da Picasso, Matisse, Chagall, Léger e da altri protagonisti del XX sec.
Lo sapevate che la fama nella produzione di oggetti in ceramica maiolica ha reso così celebre Faenza che lo stesso toponimo è diventato sinonimo di ceramica in molte lingue come il francese “faiance” e l’inglese “faience”?
E infine non poteva mancare una sosta presso una bottega della ceramica. Cercheremo di scoprire insieme le tecniche di costruzione e decorazione di queste famose ceramiche. E i più intraprendenti potranno anche provare a realizzare qualche oggetto!
Siete stanchi? Vi ricordo che si possono gustare i piaceri della gastronomia locale, sia nel verde delle dolci colline che la circondano che nel centro storico, in cui sarete accolti da accoglienti ristoranti o locali tipici.
INFORMAZIONI SULLA VISITA
La visita guidata non include:
Ingresso a Palazzo Milzetti: 4 euro, ridotto 2 euro
Ingresso al Museo della Ceramica: 8 euro, ridotto 5 euro