Il vostro viaggio alla scoperta di Bologna inizia dalla fontana del Nettuno, e’ uno dei simboli della città, opera dello scultore fiammingo detto Giambologna. In marmo e bronzo, è stata costruita tra il 1563 e il 1566. E’ il simbolo del potere papale: come Nettuno domina le acque, così il Papa domina il mondo.
Prima di affacciarvi sullo splendido scenario di Piazza Maggiore, fate un salto indietro nella storia dell’antica Bononia, entrando in Salaborsa. Quello che nell’Ottocento era il centro della vita economica, oggi è uno dei luoghi della cultura cittadina: con la sua ricca biblioteca multimediale, è diventata uno dei punti di aggregazione più frequentati dai bolognesi. Al centro della struttura la piazza coperta, dove farete il vostro primo incontro con la Bologna inattesa. Sotto ai vostri piedi, infatti troverete una vera sorpresa: un pavimento di cristallo vi apre la vista sulla città delle origini. Qui, potrete sorseggiare un caffè a cavallo tra i millenni, ammirando i soffitti art déco e osservando da vicino i reperti archeologici su cui oggi sorge la città.
Piazza Maggiore e dintorni: Bologna la ‘dotta’
Dopo avere guardato all’inizio della storia, siete pronti per proseguire il vostro viaggio entrando in Piazza Maggiore, semplicemente “la piazza” per i bolognesi. Lasciatevi sedurre dagli ampi spazi, dalla vastità su cui si elevano alcuni degli edifici che ne raccontano la storia: Palazzo D’Accursio, sede storica del Comune centro e cuore della “Bolognesità”in cui sono ospitate le Collezioni Comunali d’Arte. La basilica di San Petronio, che custodisce al suo interno la meridiana più grande del mondo. Non lasciate Piazza Maggiore senza avere fatto un piccolo gioco: sotto il voltone del Podestà, tra l’omonimo palazzo e Palazzo Re Enzo, c’è un telefono senza fili che vi aspetta. Provate a sussurrare qualcosa contro uno dei quattro angoli della volta, lo sentirà chi si trova nell’angolo opposto.
Uscite dalla piazza percorrendo via dell’Archiginnasio con il bel portico del Pavaglione, uno dei luoghi più ambiti dello shopping bolognese. Lungo la strada che costeggia San Petronio, incontrate il Museo Civico Archeologico dove, se lo vorrete, potrete approfondire le vostre conoscenze della Bologna etrusca e romana scoprendone i reperti; il Museo si colloca tra le più prestigiose raccolte archeologiche italiane. È altamente rappresentativo della storia locale dalla Preistoria all’Età Romana. La collezione di Antichità Egizie è una delle più importanti d’Europa, la II in Italia, per qualità storico artistica, stato conservativo e numero di oggetti, circa 4.000. La raccolta numismatica, di grande pregio, accoglie 100.000 esemplari.
Poco dopo c’è il Palazzo dell’Archiginnasio, sede originaria dell’Università più antica d’Occidente, fondata nel 1088. Fino al 1803 fu sede dell’Università e dal 1838 ospita la Biblioteca Civica.
Merita senz’altro una visita il Teatro Anatomico, l’antica aula dove si tenevano le lezioni di anatomia. Da non perdere la visita neppure della Sala dello “Stabat Mater” ex aula dei Legisti in cui 18 marzo 1842 Gioacchino Rossini diresse per la prima volta la celebre opera sotto la direzione di Gaetano Donizetti.
Alla scoperta di Bologna “la grassa”
Dopo questa prima scoperta di Bologna “la dotta”, dedicatevi a Bologna “la grassa”, quella del buon cibo e della buona cucina. Tornando sui vostri passi, alle spalle di Piazza Maggiore, divertitevi un po’ a girovagare per le viuzze dell’antico mercato cittadino, il Quadrilatero. Qui durante il giorno vi imbattete in banchetti assortiti di ogni genere alimentare, dalla frutta di stagione al pesce fresco del vicino mare Adriatico, dai tortellini e le mortadelle fino ai dolciumi. Alla sera, prima dell’ora di cena, queste strade si trasformano e le botteghe cedono il passo ai bar e alle osterie dove i bolognesi a fine giornata si gustano un aperitivo.
Nella stessa zona in Via delle Clavature una delle opere più struggenti che vi sia mai capitato di vedere: “Il Compianto sul Cristo Morto” di Niccolò dell’Arca: un gruppo scultoreo di 6 figure in terracotta a grandezza naturale cariche di drammaticità e pathos che non hanno uguali nella cultura italiana del tempo (1463-1490). Le due Marie straziate dal Dolore con le vesti gonfiate dal vento urlano al mondo il loro grido di disperazione per la morte del Salvatore.
Qui sotto potrete vedere alcune immagini del meraviglioso compianto del Cristo morto di Niccolò dell’Arca.
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A questo punto del nostro tragitto possiamo scegliere di proseguire seguendo la via Castiglione facendoci sorprendere dalla bellissima Piazza Santo Stefano oppure torniamo indietro verso l’Archiginnasio e a pochi passi di distanza possiamo visitare la splendida chiesa di San Domenico, una delle più belle di Bologna: vero e proprio scrigno di tesori della storia dell’arte italiana; tra questi, l’arca marmorea che custodisce le spoglie del Santo, impreziosita dalle sculture di Nicolò Pisano, Nicolò dell’Arca e del giovane Michelangelo.
Piazza Santo Stefano e le due torri
Piazza Santo Stefano è uno dei luoghi più caratteristici della città e sebbene sia considerata prevalentemente una piazza, in realtà si tratta per lo più di uno slargo che si origina da Via Santo Stefano e che conduce al complesso monumentale che porta lo stesso nome.
La Basilica di Santo Stefano, uno tra i più affascinanti luoghi di Bologna, è in realtà un complesso di edifici sacri, conosciuto anche come complesso delle “Sette Chiese” o “Santa Gerusalemme”, per la particolare e originale articolazione degli edifici che richiamano la passione di Gesù. Lo sguardo si apre sul fondo della piazza dove sorge la chiesa. Se osserverete attentamente, scoprirete che la chiesa non è una, ma sette. Non si tratta di un gioco di prestigio, ma una fedele ricostruzione del santo Sepolcro di Gerusalemme edifi cata sopra un preesistente tempio dedicato alla dea Iside. La tradizione vuole che sia stato proprio S.Petronio l’ideatore della basilica. Da Piazza Santo Stefano, attraverso Corte Isolani, in pochi minuti siete in Strada Maggiore. Da qui, quello che stavate aspettando di vedere si apre ai vostri occhi: Collocate strategicamente nel punto di ingresso in città dell’antica via Emilia, le due Torri Garisenda e Asinelli sono l’immagine simbolo di Bologna “la turrita”, così chiamata per le oltre 100 torri e case-torri costruire nel Medioevo, delle quali attualmente ne rimangono poco più di venti.
Se non siete troppo stanchi salite i 498 scalini che vi portano in cima all’Asinelli e guardate la città dall’alto: la scoprirete, ancora oggi, molto più “turrita” di quanto pensiate.
Dalle Due Torri scendete lungo via Zamboni, la strada universitaria per eccellenza, che ospita Dipartimenti, lo storico Teatro Comunale e i celebri Musei Universitari.
Per tornare in piazza, percorrete via Indipendenza, la grande strada dello shopping. Se avete ancora un po’ di tempo per la cultura, una piccola deviazione dal vostro tragitto vi permette di visitare il Museo Medievale, uno dei più belli della città.
INFORMAZIONI SULLA VISITA GUIDATA
Punto di incontro: Fontana del Nettuno
Punto di arrivo: presso le due torri
Biglietto ingresso al Palazzo dell’Archiginnasio: 3 euro (non incluso nel costo della visita guidata); gratuito per studenti.
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