La deliziosa località di Bertinoro si trova su un colle a 247 sul livello del mare, tra Forlì e Cesena e a 3 km dalla Via Emilia. Classico esempio di borgo medioevale, per la sua posizione dominante sulla pianura sottostante, le è stato assegnato l’appellativo di balcone di Romagna e Città dell’Ospitalità e la Colonna delle Anella ne è il simbolo materiale e distintivo.
Il suo centro urbano era originariamente raccolto intorno alla Rocca costruita presumibilmente intorno all’anno 1000.
Percorrendo l’incantevole strada panoramica della Vendemmia arriveremo in Piazza della Libertà in cui si trova la Colonna dell’Ospitalità, dove un tempo chi lasciava il proprio cavallo attaccato a un anello della Colonna era accolto dalla famiglia proprietaria dell’anello.
La Colonna detta anche della Anella risale al 1300 e la tradizione vuole che sia stata eretta per volontà di Guido del Duca e Arrigo Mainardi, due nobili bertinoresi del XIII secolo che decisero di porre fine alle continue liti tra le famiglie benestanti e nobili del tempo che facevano a gara per offrire ospitalità ad ogni forestiero che raggiungeva il paese e vi soggiornava. Poiché a quel tempo non esistevano mezzi d’ informazione il pellegrino rappresentava l’unica occasione di comunicazione per venire a conoscenza di ciò che accadeva nel resto del mondo. La Colonna delle Anella risultò quindi una soluzione geniale, visto che ad ogni anella corrispondeva una delle dodici famiglie benestanti di Bertinoro ed il forestiero, giungendo nel borgo, legava il proprio cavallo a una delle anella, individuando così la casa che lo avrebbe ospitato.
La prima domenica di settembre, nonostante oggi non manchino i mezzi d’informazione, la Festa dell’Ospitalità viene riproposta secondo l’antico rituale: dodici famiglie del paese appendono, ognuna ad una anella, una busta recante all’interno il proprio nominativo. Dodici Ospiti Ufficiali, scelti da un’ apposita commissione, vengono chiamati a staccare ognuno una busta dalla Colonna e per tutta la giornata sono ospiti della famiglia o del ristorante a cui corrisponde la busta staccata.
Sulla stessa piazza della Libertà s’ innalza la Cattedrale, a tre navate e di stile bramantesco addossata al Palazzo Comunale in quanto si pensava che quest’ultimo dovesse essere distrutto in quanto versava in precarie condizioni di stabilità, cosa che però non avvenne.
Il Palazzo Comunale di Bertinoro, di epoca medioevale, fu costruito nel 1306 da Pino degli Ordelaffi, affinché divenisse dimora del Governatore e del potere civile e, come tale, è stato testimone di tutte le vicende politiche ed amministrative del paese.
Visite guidate alla Rocca di Bertinoro
Salendo per Via Frangipane arriveremo alla Rocca medievale la quale grazie alla sua posizione privilegiata è sempre stata una delle opere difensive più temute ed un rifugio sicuro. Nel 1177 l’imperatore Federico Barbarossa dimorò nella Rocca con tutta la sua corte e le sue milizie ed in seguito fu dimora di illustri personaggi come gli Sforza e i Borgia fino al 1584, quando divenne residenza vescovile.
Attualmente la Rocca medioevale ospita uno straordinario Museo dedicato alle religioni monoteiste: il cristianesimo, l’ebraismo, e l’islamismo, splendido esempio di dialogo tra culture diverse con opere di Giacomo Manzù e Rembrandt. La Rocca è anche ricordata per il suo glorioso passato durante le signorie dei Mainardi e di Guido del Duca proprio come ricorda Dante.
Bertinoro inoltre è la sede dell’Associazione Strada dei Vini e dei Saporti dei Colli di Forlì-Cesena e vanta, pertanto, una grande concentrazione di aziende vitivinicole di ottima qualità.
Vi consiglio, per godere pienamente della cultura del territorio, una sosta presso un produttore di vini per una visita alla vigna e al processo produttivo con la possibilità di una degustazione guidata di vini accompagnati da stuzzichini e prodotti locali.
INFORMAZIONI SULLA VISITA
Punto di partenza: Strada della Vendemmia
Punto di arriva: Rocca medievale
Ingresso al museo Interreligioso: 4,00 euro, ridotto 3,00 euro (non incluso nel costo della visita guidata)
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