La Ravenna passionale di Byron

George Gordon Noel Byron, meglio conosciuto come Lord Byron, fu un poeta e un uomo politico inglese la cui vita sfrenata lo portó ad attraversare l’ Europa, dove seminó vari figli e trovó l’ispirazione per scrivere alcuni tra i testi piú significativi del romanticismo inglese.
Il Lord inglese, al contrario di quanto uno si aspetterebbe da un poeta romantico inglese zoppo dalla nascita, visse una vita mondana e movimentata caratterizzata da vari scandali, sospetti di omosessualità, viaggi avventurosi e tante, tante donne (o almeno cosí raccontava).

 

Lord Byron nacque in povertá, con una malformazione che lo rese zoppo. La sua situazione cambió alla morte dello zio, da cui ereditó il titolo di Lord e, contemporaneamente, tutti i suoi debiti. Il suo titolo nobiliare, peró, gli offrí la possibilità di frequentare i salotti della Capitale e di intrattenere relazioni con le ricche donne londinesi, a volte per amore, altre per risanare i propri debiti.

Come la maggioranza degli intellettuali del tempo Byron fece il Grand Tour, viaggiando per piú di un anno attraverso l’ Europa per poi tornare in Inghilterra dove sposó una ricca ereditiera per nascondere una relazione incestuosa con una cugina, il matrimonio duró poco anche a causa della bisessualità del poeta. Dopo il divorzio Byron lasció di nuovo l’ Inghilterra alla volta del Belgio, poi visitó gli Shelley in Svizzera e infine raggiunse Milano e poi Venezia.
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É a Venezia che, paradossalmente, inizia l’avventura ravennate di Byron. Proprio a Venezia conosce Teresa, moglie del ricco conte Guiccioli, e con lei intrattiene una relazione amorosa fino a diventare il suo “cavalier servente” (un amante ufficiale e pubblico). La presenza di Byron era ben accetta nel’ ambiente ravennate: oltre a scrivere e a girovagare Byron entró brevemente nelle file della carboneria che pianificava un’ insurrezione contro gli occupanti stranieri. Fu la sua attività da carbonaro a costare caro a Byron: il poeta inglese fu denunciato dal conte Guccioli come sovversivo in cambio di qualche sgravo fiscale e dovette fuggire. Lord Byron salpó da Genova alla volta della Grecia, dove abbracció la causa indipendentista e dove morí poco dopo di febbre lasciando incompiuto la sua opera maestra: il Don Juan.
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Durante il suo soggiorno a Ravenna Byron compose alcune tra le sue opere piú famose: Cain, Marin Faliero, Sardanapalo e I due Foscari, più alcuni brani del Don Giovanni, la Profezia di Dante e il Lamento del Tasso. Sfortunatamente non é rimasto nessuno dei suoi manoscritti a Ravenna, tuttavia la Biblioteca Classense ospita alcuni cimeli della storia d’amore tra Byron e Teresa.
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